AROMATERAPISTA
Allora ti racconto bene come è andata. Quando la mia mamma ha incontrato il mio papà, che è il padrone della clinica privata, dove la mamma lavorava, ha pensato che con i soldi del papà le mie sorelline potrebbero vivere molto meglio, che con il suo primo marito povero. Così ha deciso di innamorarsi di mio papà. Mia mamma era ancora giovane. Lei potrebbe essere la figlia di mio papà. E era anche bella. Mio papà no. È molto vecchio. È più vecchio dei nonni di certi miei compagni di classe. È quasi vecchio come mio nonno e nonna. Per quello i miei nonni materni non gli vogliono tanto bene. Sopratutto il nonno. Ma non dicono niente. Perché papà è tanto ricco.
Così quando la mia mamma ha deciso di innamorarsi di mio papà, lui era molto contento. Perché aveva a casa una moglie vecchia. Vecchia come lui. La signora Laura. Papà dice che era anche una signora brutta. Che non le dava più i bacini da molti anni. Mamma non vuole che lui parli male della signora Laura davanti a me e che rida di lei, ma papà lo fa lo stesso. Anche con Marco, che è figlio della signora Laura e ci sta molto male. Papà dice sempre di essere contento di aver scaricato la vecchia. Che non ci sperava più. Io non conosco la signora Laura, ma tutti dicono che è molto buona. Molto molto buona. E che è una vittima e che è finita male, poveretta.
La signora Laura è la mamma di mio fratello maggiore Marco. Prima che la mia mamma ha deciso di innamorarsi di papà, loro erano una famiglia. Signora Laura, Marco e papà. Dopo non più.
La mia mamma era anche un po’ amica della signora Laura. Lavoravano insieme alla clinica. La signora Laura è venuta anche al funerale del primo marito di mia mamma, quando si è suicidato. Lei non sapeva che in quel momento la mia mamma già voleva sposare il mio papà e che si facevano le coccole da molto tempo. Cosi si dice in giro. Il signore suicidato, il papà delle mie sorelline, ha trovato la mia mamma a darsi i bacini con il mio papà, che ancora non era il mio papà, perché io ancora non ero nato. E al primo marito di mia mamma non è piaciuto, che loro due si facevano coccole. Lui era triste, perché voleva bene alla mamma e non voleva che lei dava i bacini al suo anziano padrone di lavoro. Così si è suicidato. Non so bene come si fa. La gente dice che si è impiccato e per sicurezza prima si è anche tagliato le vene. Perché non poteva sopportare così tanto schifo. E che mamma e papà hanno quell’uomo sulla coscienza. Quando sarò più grande, magari
capirò meglio cosa vuol dire. Alla mia mamma e al mio papà però dispiace tanto che quell’ uomo si è suicidato. Lo dicono sempre. Dicono che si è suicidato perché ha perso i soldi. Perché loro due si sono innamorati solo dopo la sua morte. Ma si sa che non è vero. Mi dispiace, perché non mi piace quando dicono le bugie e a me invece dicono che bisogna sempre dire la verità. Ogni anno nel giorno di Tutti i Santi andiamo tutti insieme, io, la mia mamma e il mio papà e le mie sorelline a mettere le rose sulla tomba del signore suicidato. Mio fratello Marco dice che il nostro papà è un uomo disgustoso e che gli viene da vomitare, immaginando quei due assassini portare i fiori sulla tomba di quel poveraccio.
Le mie sorelle non si ricordano quasi più il loro vecchio papà. Adesso hanno il mio papà. Che è molto meglio. Lui è tanto ricco. Così possono studiare e hanno un futuro. Devono solo obbedire e dire che gli vogliono tanto bene.