DIO
- PK
- 25 mag 2015
- Tempo di lettura: 2 min
Mio papà sa fare anche Dio. Lui è un medico e può guarire la gente, se secondo lui è brava gente, ma può anche fare del male a chi non gli piace. O più semplicemente non farli guarire. Decide lui. Papà lo dice spesso ed è molto orgoglioso di avere un ruolo così importante. Lui ha voluto fare il medico per avere il camice bianco, il tesserino, poter parcheggiare ovunque, aver tanti soldi e poter dire ai carabinieri quando lo fermano: “Sono un medico”. E lo lasciano andare via scusandosi.
Perché l’Italia non è un paese per le persone civili. Lo dice papà. Non so bene cosa vuol dire, ma lui dice che le persone normali in Italia vengono massacrate. Che stano bene solo quelli con le armi, come i carabinieri o i poliziotti, i politici, quelli che lavorano in Vaticano e i medici. Tutti gli altri devono solo lavorare, pagare e poi morire. Ma il medico no, il medico è come Dio.
Una volta papà ci ha raccontato come ha deciso di fare morire una signora, perché stava tanto male e nessuno poteva più aiutarla. Una signora panettiera molto molto vecchia e molto molto malata. Io non la conoscevo. Lei non capiva più niente. Non mangiava da sola. Non faceva pipì da sola. Papà diceva che non respirava neanche più da sola. Non si capiva più se era viva o morta. Le macchine facevano tutto al posto suo e lei stava solo a letto.
Così papà si è messo d’accordo con i suoi parenti, che non volevano più che la vecchia signora soffrisse a letto oppure volevano ereditare i suoi soldi e l’hanno fatta morire prima. Non con un iniezione strana e velenosa come fanno i medici stupidi. Dopo tutti li scoprono e loro vanno in carcere, anche se hanno fatto una cosa buona.
Mio papà è intelligente e bravo. Lui non ha dato alla signora vecchia un veleno. Lui le ha tolto un po’ di cibo nei tubicini con i quali lei mangiava. Sempre di più finché la signora è finalmente morta, perché non mangiava più da molto tempo e il suo corpo era troppo stanco. Lei è morta per la fame. Così non soffre più. Mio papà è tornato a casa tutto contento, perché la signora e la sua famiglia non soffrono più. Ed è anche contento perché a lui piace, quando può fare Dio.
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