top of page

LA FAMIGLIA

Era il 6 giungno, che è il compleanno della signora Laura. Mio papà quando vuole essere cattivo è veramente cattivo, così ha scelto questo giorno perché voleva farle molto male. Dopo tanti anni che non le voleva più bene, ma che doveva vivere insieme a lei, era molto arrabbiato. Così papà ha stampato le email che si scriveva con una dottoressa. Con questa dottoressa si facevano coccole da molto tempo. Sapeva che queste email avrebbero fatto tanto male alla signora Laura, ha stampato tutte queste lettere che si scrivevano in segreto e le ha lasciate accanto il computer della signora Laura. Marco dice che lo ha fatto apposta per provocarla, perché nessuno al mondo lascia per sbaglio accanto il computer della moglie nel giorno del suo compleanno le email segrete scambiate con un’altra donna. Stampate poi. Nessuno si stampa le email. Sopratutto segrette.

Quando lei le ha trovate piangeva di dolore e urlava di rabbia. Ha lanciato contro di papà il cactus che lui aveva avuto il coraggio di regalarle per compleanno quella mattina. Ma non lo ha colpito. Hanno litigato davanti a casa in mezzo ai turisti che stavano a guardare. Allora lei ha preso una borsa piena di documenti segreti, che mio papà tiene nascosti dentro uno scalino vuoto in casa, per non farla trovare a quei cattivi della guardia di finanza, perché a lui non piace pagare le tasse. Lei era molto arrabbiata e voleva vendicarsi. Per questo ha preso i documenti segreti dal nascondiglio supersegreto e voleva scappare in macchina.

Ma è arrivata la nonna Lina. Nonna Lina vuole molto bene a papà, più che a se stessa. Così, anche se era già molto vecchia, è saltata addosso alla signora Laura come un puma, un puma di novanta anni. Con le unghie le ha preso il braccio per non farla partire e le ha fatto sicuramente molto male, perché la signora Laura sanguinava. Così lei per liberarsi ha dato un calcio in pancia alla nonna Lina, ma la nonna non la molava. Sembrava come una battaglia di wrestling. Dopo è arrivato anche mio papà. Ma non ha fatto niente. Ha lascito che si picchiassero per lui. Ha preso le carte, le ha nascoste bene e dopo ha chiamato i carabinieri.

Diceva che sua moglie era impazzita e stava picchiando la sua vecchia e debole mamma davanti a tutti. Lui chiama sempre carabinieri. Non urla mai e non picchia mai nessuno. Chiama i carabinieri e loro risolvono tutto al posto suo. Anche le questioni di famiglia. Mio papà dice che è giusto così, perché paghiamo carabinieri con le nostre tasse, perciò devono correre quando ci servono. Lui dice sempre di non credere che i carabinieri siano brave persone e che non sono qui per aiutarci contro i cattivi. Dice che questo lo credono solo gli stupidotti, ma che i carabinieri sono servi della gleba che aiutano i cattivi contro i buoni e gli scemi e che bisogna farli lavorare quando ti serve.


Recent Posts
bottom of page