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RINGRAZIAMENTI

Non c’è nessuno da ringraziare.

Perché nessuno ha fatto niente per cambiare davvero le cose, tutti hanno solo guardato. Qualcuno dispiaciuto, qualcuno conpiaciuto, non importa.

Posso solo scusarmi. Scusarmi con Albertino della cui voce innocente mi sono servita per raccontare una storia non sua, ma di suo fratello. Questa tragedia greca nella versione veneta.

Scusarmi con zia Mari, anche se non potrà mai sentirmi. Perché lei urlava aiuto, mi si aggrappava al braccio con tutta la sua forza e io non ho fatto niente contro il Dottore.

Scusarmi con nonna Lina. Non doveva andare così, la sua vecchiaia non doveva essere questa. Mi dispiace di non poterci essere. Lei che ha costruito tutto con grande amore e ha dovuto vedere distruto tutto, con grande odio.

Scusarmi con la grande protagonista di queste piccole storie umane. La vostra bellissima Città. E’ la vostra Città. Splendida come poche. Che nonostante venga umiliata, calpestata e sfruttata giorno dopo giorno da molti, svenduta per una pipa di tabbacco, sepellita sotto il volgare cemento, mantiene la sua nobile dignità e bellezza di altri tempi. Non intendevo offenderla. Né offendere chi qui è veramente di casa e ama la Città con tutto il suo cuore.

E infine vorrei scusarmi con Marco. Perché non ho fatto niente, quando ero ancora in tempo. Pensavo che la storia non sarebbe mai arrivata a questo punto, che qualcuno sarebbe intervenuto prima, che lui avrebbe avuto forza sufficiente per sempre. Invece... dovevo farlo io. Mi aveva chiesto, in caso che lui alla fine non ce l’avesse fatta, che mi occupassi io di non lasciar passare, di raccontare la verità.

E io ho scelto di farlo subito.

Perché...dovevo farlo già ieri e lo devo a molti.


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